“Leincertezze legate al riaccendersi delle tensioni sui mercati finanziari potrebbero condizionare il percorso di crescita delineato”, spiega lIstat secondo cui entro questanno è previsto un aumento dello 0.8% del Pil che, nel 2017 a seguire segnerebbe uno 0,9%. Certo, rispetto alle previsioni illustrate lo scorso maggio, lattuale tasso di crescita è stato rivisto al ribasso di 0,3% punti percentuali, si legge ancora nella nuova relazione redatta dallIstituto di ricerca: “La minore vivacità dei consumi privati e degli investimenti ha portato a una revisione al ribasso del contributo della domanda interna al netto delle scorte di 0,2 punti percentuali. La domanda estera ha invece contribuito in misura lievemente negativa alla crescita (-0,1 punti percentuali) in linea con quanto riportato nel quadro previsivo rilasciato a maggio. Le spinte deflative continuano a interessare l’intero sistema dei prezzi”, osserva l’Istat il quale, proiettando la situazione in divenire, aggiunge che “nei primi mesi del 2017 si prevede una ripresa dell’inflazionecon una intensità più marcata nella seconda parte dell’anno”. E in un tal contesto i dati precisano che , parallelamente alla riduzione del tasso di disoccupazione (11,5%), con un +0,9% in termini di unità di lavoro, l’occupazione aumenterebbe nel 2016. “I miglioramenti sul mercato del lavoro precisa infatti lIstat – proseguirebbero anche nel 2017 ma a ritmi più contenuti: le unità di lavoro sono previste in aumento dello 0,6% e la disoccupazione si attesterebbe all’11,3%”.
M.